Archivio mensile:Maggio 2007

Cartoline dall’inferno

Recentemente diffuse a cura di una joint venture formata dal Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale e del Ministero per le Politiche Giovanili e le Attività Sportive, la serie di cartoline che segue dimostra che la satira non è morta.

Pregevole il look stile web 2.0 della grafica e la tavolozza dei colori utilizzata. Si consiglia di procurarsene un po’ e di rispedirle al mittente, se la legge non è cambiata la spedizione al Presidente della Repubblica dovrebbe ancora essere esente da francobollo. I testo della cartolina viene lasciato alla libera espressione di: disoccupati, precari, donne e lavoratori infortunati vari.

cartolina 4

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Era il settantasette (17)

Anche se è uscito nel 1979, il gioco di strategia “Corteo”
è – senza ombra di dubbio – “il gioco” del ’77. Esaurita la
prima e la seconda edizione, praticamente autoprodotte, il gioco fu
messo in scatola (in tutti i sensi… la prima edizione era venduta in
una cartellina) da un grosso editore e venduto come gioco di simulazione, non si
sa mai… Prevedibilmente furono fatte sparire dalle regole del gioco
le varianti “black-out” e “folleggianti”, forse perché
troppo sovversive. La versione commerciale del gioco fu un discreto flop e fu svenduta
a prezzi di saldo dopo qualche anno.
Il gioco, nonostante tutto, è decisamente ingiocabile, sia
perché molto lungo come preparazione e durata (come tutti i
giochi strategici) sia perché veniva perso sempre un bel po’
di tempo per decidere chi doveva interpretate la parte delle forze
della repressione.
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Era il settantasette (16)

A volte sono più interessanti le reazioni ad una provocazione
mediatica-politica che la stessa. Prendi, ad esempio, l’autocritica
pubblicata in prima pagina da “il manifesto” il 3 maggio 2007, nella
quale si ammette di aver commesso un errore politico-editoriale
e si chiede scusa.
L’errore sarebbe quello di aver consentito (orrore!)
la pubblicazione di due pubblicità
false
(sic!) nell’inserto pubblicato in occasione del
Primo Maggio: due riquadri piuttosto ben fatti nei quali si criticava
la politica della Cgil e di Wind nei confronti dei precari. Continua a leggere