Trovare un senso al fatto di aver ricopiato, per tutto un anno, i titoli degli articoli comparsi su un giornale 30 anni fa non è stato difficile.
Quella qui sotto riprodotta è la prima pagina di “Umanità Nova” del 25 dicembre 1977. L’articolo principale è dedicato ai tre operai morti sul lavoro alla Montedison di Brindisi nello scoppio del reparto nel quale venivano sfruttati.
Ogni altra spiegazione dovrebbe essere superflua.
Archivio mensile:Dicembre 2007
Era il settantasette (44)
Nel 1977, tra le campagne più sentite a livello nazionale c’era sicuramente quella contro il rincaro dei biglietti dei mezzi di trasporto pubblici. In anni nei quali il motorino o lo scooter erano ancora prodotti destinati a pochi e soprattutto per gli studenti, l’aumento delle tariffe degli autobus – raddoppiate da un giorno all’altro in quasi tutte le città – invogliava alla lotta.
Quello riprodotto qui sotto è un volantino, diffuso a Milano, che riprendeva la locandina di una campagna dell’ATM contro chi non pagava il biglietto, rovesciata, in puro stile post-situazionista, in propaganda a favore dei trasporti gratuiti.
L’immagine è ripresa dal n.38 (1977) di Umanità Nova.
Il rumore del tempo di lavoro
“Un morto ogni 25 minuti di lavoro effettivo. Sembra di sentire il crepitio ininterrotto degli invalidi e ogni 25 minuti il colpo sordo di una morte. Crepitio e colpo scandiscono il tempo di lavoro. Oltre il crepitio e i colpi c’è poi il rumore di fondo: gli incidenti che accadono. Poi c’è il brusio appena percettibile del rombo delle macchine, delle presse, frese, gru, carrelli, torni, catene. CATENE.”
(P.GAMBAZZI: Il rumore del tempo di lavoro, “L’Erba Voglio”, n.26, 1976, pagg.10-11)