Archivio mensile:Novembre 2009

Cinema. L’uomo che fissa le capre

Ci sono film che, fin dal trailer, sono facilmente prevedibili e “L’uomo che fissa le capre” (2009, regia di Grant Heslov) è uno di questi. Ci vuole davvero poco a indovinarne la trama: un giornalista che scopre per caso la storia di un reparto segreto dell’esercito statunitense che si allena per usare poteri paranormali in guerra. E la recensione potrebbe anche finire a questo punto. Solo che, nei 90 minuti di una leggera commedia hollywoodiana, ci sono alcune cose interessanti che vale la pena di segnalare.
Una caratteristica fondante della cultura statunitense è la passione/ossessione per i complotti, ampiamente sfruttata sia dalla cultura mainstream che da quella alternativa. E nel film si vede come anche un movimento, apparentemente innocuo, tipo quello della “new age” si possa facilmente trasformare in uno strumento bellico. O come il pacifico mantra “sesso, droga & rock and roll” venga riciclato in un training per super-soldati, condito da tutti i luoghi comuni più reazionari, come la storia di una incauta assunzione di LSD che conduce al suicidio.
Il film mostra anche l’evoluzione di un settore come quello di alcune tecniche di guerra non convenzionale: il passaggio dagli esperimenti sulle percezioni extrasensoriali, all’uso delle nuove tecnologie alle armi cosiddette “non letali”. Anche se l’esistenza di servizi militari dedicati alla “guerra psicologica” non è certo un mistero o una novità, sebbene sullo schermo vengono presentati come un gruppo di burloni dedito a giocare ancora oggi con i messaggi subliminali come negli anni ‘50.
Il film prende spunto da un libro, uscito nel 2004, nel quale viene tracciata l’evoluzione delle attività segrete dell’esercito statunitense a partire dagli anni ‘70 e di come esse siano collegate alla attuale “guerra al terrorismo”. Nel testo si tratta sia delle tecniche psicologiche usate per interrogare i prigionieri iracheni che del ruolo avuto dall’esercito nel suicidio della setta “Heaven’s Gate” (1997). Il tutto prendendo spunto da una storia vera, quella di un tenente colonnello americano che, dopo l’esperienza nella guerra in Vietnam, aveva proposto la costituzione di un battaglione speciale basato sui principi della “new age”.
Ed è proprio questa miscela tra vero e inverosimile, tipico della propaganda di guerra e del complottismo, che descrive meglio il film. Un insieme di informazioni, di storie, di collegamenti a fatti reali (il rapimento Dozier) o inventati (i cavalieri Jedi), nei quali è facile perdersi, basti vedere la quantità di materiali presenti su Internet su questo specifico argomento. Una mistura che potrebbe rendere più digeribili eserciti e guerre, e trasformare i manipolatori dell’informazione in simpatici “sballati”. E forse non è un caso che il protagonista del film si chiama Lyn Cassady, nome che ricorda Neal Cassady uno dei mitici “Merry Pranksters”, eroi della psichedelia on-the-road degli anni ‘60.
E guarda caso il nome dato alla speciale unità paranormale è “First Earth Battalion” (nel film è stato cambiato in “New Earth Army”) che rimanda direttamente a “Earth First”, il più noto dei gruppi ecologisti radicali attivi negli USA e considerati dalle autorità dei pericolosi terroristi.

Pepsy

[da “Umanità Nova” n.41 del 22/11/09]

Tempismo

Definizione di tempismo:

un articolo (del 10/11) nel quale si racconta della richiesta, fatta al Governo dal Consiglio Comunale di Borghetto Santo Spirito, di cancellare dal suolo italico tutte le intitolazioni di strade e piazze a Carlo Giuliani:

“In questi anni sono state adottate diverse iniziative per ricordare Carlo Giuliani, mentre nulla è stato fatto per Placanica. Le forze dell’ordine sono state considerate colpevoli per quanto avvenuto a Genova a prescindere dall’effettiva responsabilità rilevata. Nel frattempo Placanica è stato riformato. Visto che frettolosamente sono state prese iniziative a favore di Giuliani e sono stati colpevolizzati sia l’Arma sia Placanica, chiediamo al governo e ai parlamentari di emanare circolari e regolamenti, anche retroattivi, per stabilire le modalità di intitolazione di uffici e sedi pubbliche”.

e un altro articolo (del 19/11) che parla sempre della stessa persona:

“l’ex carabiniere Mario Placanica è oggi nel mirino della procura di Catanzaro, che lo ha indagato per abusi sessuali ai danni di minore e maltrattamenti. Presunta vittima una ragazzina, undicenne all’epoca dei fatti e oggi adolescente.”