“Un morto ogni 25 minuti di lavoro effettivo. Sembra di sentire il crepitio ininterrotto degli invalidi e ogni 25 minuti il colpo sordo di una morte. Crepitio e colpo scandiscono il tempo di lavoro. Oltre il crepitio e i colpi c’è poi il rumore di fondo: gli incidenti che accadono. Poi c’è il brusio appena percettibile del rombo delle macchine, delle presse, frese, gru, carrelli, torni, catene. CATENE.”
(P.GAMBAZZI: Il rumore del tempo di lavoro, “L’Erba Voglio”, n.26, 1976, pagg.10-11)