L’iniziativa del quotidiano “Liberazione” di pubblicare una serie di
inserti settimanali sugli anni ’70 è sicuramente lodevole. I
testi pubblicati sono di varia qualità – senza infamia e
senza lode – e la parte migliore è forse l’apparato
iconografico che fornisce un significativo spaccato della grafica di
quegli anni. A proposito di iconografia, la copertina del numero
dedicato al 1977 presenta una foto, vista più volte, sempre
con tagli diversi.
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Era il settantasette (12): memorie dimenticate
Le cronache del 1977, quelle pubblicate a più riprese nel
corso di questi 30 anni su giornali, riviste e libri, sono –
sostanzialmente – sempre le stesse. Anche quelle più
dettagliate non riescono mai ad andare oltre a quegli episodi ormai
diventati simbolo di un anno. Proviamo ad aggiungere un piccolo
tassello raccontando una storia pubblicata su “Umanità Nova”
(vedi l’immagine qui sotto) e che difficilmente viene ricordata.

Era il settantasette (11): Vedo, prevedo e stravedo
In una ricostruzione della “cacciata” di Lama dall’Università di Roma, l’autore ci mette a parte dei pensieri che gli passavano per la testa quel giorno:
“Ascoltano sirene che poi andranno in Canada, a Parigi, anche in parlamento, scriveranno saggi imperiali, pontificheranno da talk show e giornali, reciteranno punti politici per la Tv di Giuliano Ferrara, faranno gli assessori e i presidenti della Rai (…). Questo ci passa per la testa mentre andiamo a fare il nostro dovere di iscritti alla Cgil.” (“L’Unità”, 7 febbraio 2007)
Ma non ci spiega come facesse, nel 1977, a conoscere già il futuro. La firma dell’articolo spiega tutto. Si tratta di uno dei prorettori dell’Università di Roma.