Archivi categoria: Storia-Memoria

Storia, memoria o tutte e due

Era il settantasette (19)

Tra le tante e diverse pubblicazioni nate nel 1977 solo poche
(pochissime) r-esistono ancora e tra queste “Collegamenti” il cui primo
numero è datato appunto Marzo 1977. Ottanta pagine, formato
opuscolo e costo di 1000 lire per una rivista teorica, come si diceva
allora, ma che aveva anche dei solidi agganci alla realtà
delle lotte in atto. Qui sotto la (scarna) copertina del primo numero e,
accanto, quella dell’ultimo datato Gennaio-Giugno 2007.

copertine collegamenticopertine collegamenti

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Era il settantasette (18)

Il “Diario” ha dedicato un numero del suo bimestrale al 1977.
Rispettando le caratteristiche del settimanale, il contenuto della
rivista è abbastanza curato sia per la scelta dei testi che
per le immagini. Parentesi. Tra le illustrazioni viene riprodotta a pag.76
– e per intero – la scritta
che avevamo citato in una precedente occasione. Chiusa parentesi. Da
sottolineare che gli autori degli articoli non sono i soliti noti,
o comunque, non quelli che hanno imperversato in questi mesi di
rievocazione. Da consigliare la lettura di una articolo, leggermente
razzista, scritto all’epoca dall’attuale Presidente del Consiglio.
Buona anche l’idea di allegare un DVD con due documentari girati nel
1977 su due argomenti che erano di scottante attualità e,
forse, lo sono ancora. Continua a leggere

Era il settantasette (17)

Anche se è uscito nel 1979, il gioco di strategia “Corteo”
è – senza ombra di dubbio – “il gioco” del ’77. Esaurita la
prima e la seconda edizione, praticamente autoprodotte, il gioco fu
messo in scatola (in tutti i sensi… la prima edizione era venduta in
una cartellina) da un grosso editore e venduto come gioco di simulazione, non si
sa mai… Prevedibilmente furono fatte sparire dalle regole del gioco
le varianti “black-out” e “folleggianti”, forse perché
troppo sovversive. La versione commerciale del gioco fu un discreto flop e fu svenduta
a prezzi di saldo dopo qualche anno.
Il gioco, nonostante tutto, è decisamente ingiocabile, sia
perché molto lungo come preparazione e durata (come tutti i
giochi strategici) sia perché veniva perso sempre un bel po’
di tempo per decidere chi doveva interpretate la parte delle forze
della repressione.
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